Wat Bang Kung (Kai Bang Kung) - Nomadays

Thailandia

Wat Bang Kung (Kai Bang Kung)

Graziosamente nascosto sotto i rami di un baniano, il vecchio tempio Wat Bang Kung, nel villaggio thailandese omonimo, combina escursionismo, pellegrinaggio e ricordi storici. Ecco un’analisi dettagliata dell’attrazione.

Anche se la Thailandia è piena di templi e monasteri buddisti, questo piccolo tempio atipico merita di essere visitato con un pellegrinaggio. La visita al tempio vi fornirà una scusa per fare una gita in barca a coda lunga sul fiume Mae Khlong. Scendendo dal molo, ci si addentra in una foresta di baniani giganti dalle radici intrecciate. Lì si trova il Wat Bang Kung, completamente avvolto da una fitta chioma. Maestosi baniani, vi siete forse dimenticati dell’eroica battaglia che ha segnato questo luogo che avete invaso con le vostre foglie? Circa 250 anni fa, questo terreno verdeggiante si è tinto del sangue dei guerrieri di Ayutthaya, quando le truppe birmane attaccarono la città. Anche se il campo di battaglia ha lasciato il posto a un parco boschivo, il tempio buddista ricorda e trasmetterà la storia alle generazioni future. Da visitare assolutamente durante un soggiorno a Samut Songkhram, nella provincia centrale della Thailandia!

Cenni storici

La creazione del tempio risale al XIII secolo, quando il Regno di Ayutthaya dominava gran parte del Siam. La data esatta della costruzione è sconosciuta. Nel 1765, le truppe birmane, comandate dal generale Ne Myo Thihapate, invasero la capitale. Ekkathat, il sovrano dell’epoca, non era un guerriero. Schiavo dei piaceri carnali, si era lasciato corrompere dal lusso e dalle donne. I birmani videro in ciò un’opportunità per dare il colpo di grazia al regno di Ayutthaya. L’esercito di Ekkathat si accampò a Bang Kung, un piccolo villaggio vicino al fiume Mae Klong. Da allora, il Wat Bang Kung prese il nome dal villaggio e divenne un tempio buddista eretto per gli ufficiali. L’esercito siamese subì una grande sconfitta; Ayutthaya fu completamente rasa al suolo, saccheggiata e incendiata dai birmani. L’aprile 1767 segna la fine del regno.

In un’inaspettata svolta, il generale Taksin vendicò il sangue dei soldati di Ayutthaya; catturò la città di Thonburi e riuscì a cacciare i birmani dal territorio siamese. Gli immigrati cinesi di Ratchaburi e Kanchanaburi si schierarono dalla sua parte, poiché anche la Cina era minacciata dai birmani. Un distaccamento militare si riunì intorno a Bang Kung, lo stesso campo dove l’esercito di Ekkathat fu sconfitto. Fu ribattezzato "campo cinese di Bang Kung". Il generale Taksin riuscì dove Ekkathat aveva fallito: i birmani furono sconfitti e ritornarono nella loro patria nel 1768, mentre Taksin e il suo esercito furono accolti trionfalmente a Thonburi, la nuova capitale.

Con il passare degli anni, il campo fu abbandonato e il santuario restò orfano dei suoi fedeli. Al grido dei soldati seguì il silenzio, al rumore dei cavalli il cinguettio degli uccelli; i ficus baniani ombreggiarono il luogo con i loro molteplici tronchi. Fortunatamente, il tempio buddista è lì per ricordare alle future generazioni la battaglia! Ecco perché nel 1996 è stato dichiarato sito archeologico nazionale.

Architettura del tempio

Per l’europeo che ha già visitato i magnifici templi di Bangkok, il Wat Bang Kung non appare particolarmente impressionante. La decorazione del santuario è abbastanza semplice, sia all’interno che all’esterno. È il labirinto di radici e fogliame a renderlo eccezionale. Sembra che emerga dal tronco di un enorme baniano. L’impressione di essere in un remake de "Il Signore degli Anelli" è quasi perfetta. Inoltre, l’attrattiva del tempio è legata al passato militare di Bang Kung.

Le principali attrazioni

Piuttosto che fare una visita libera, è altamente consigliata l’opzione della visita guidata. La guida locale potrà presentarvi la storia del tempio, spiegare i dettagli architettonici e soprattutto raccontare in modo avvincente la battaglia del 1765 tra Thailandia e Myanmar.

Alcune curiosità cattureranno senza dubbio l’attenzione dei visitatori:

  • Nella sala dell’ordinazione troneggia un Buddha d’oro in posizione di loto, comunemente chiamato Luang Phot Bot Noi.
  • A pochi passi dal santuario, si può ammirare la statua del generale Taksin (futuro re di Thonburi) e le statue dei valorosi guerrieri che combatterono al suo fianco per difendere la loro patria.
  • Per i visitatori con bambini, c’è un santuario animale nelle vicinanze, dove si possono osservare uccelli e primati.

Informazioni pratiche

Prezzo e orari di apertura

Ingresso libero. Gli orari di visita vanno dalle 7:00 alle 17:00.

Codice di abbigliamento

È spiacevole constatare che molti visitatori europei indossano abiti leggeri e corti nei templi buddisti. Ricordate che soggiornando in Thailandia, non dovete offendere le credenze religiose. Un abbigliamento decoroso è un segno di rispetto verso il Signore Buddha. Lasciate le scarpe all’ingresso delle sale di preghiera.

Come arrivarci

Il Wat Bang Kung si trova in una posizione vantaggiosa lungo le rive del Mae Klong. Per raggiungere questo antico tempio di Samut Songkhram, bisogna prendere la strada in direzione del Parco Commemorativo di Rama II. Poco prima di raggiungere la cappella della Vergine Maria, si vede una curva a sinistra. Seguite questa curva, attraversate il ponte Somdet Phra Ammarin e prendete una seconda curva a sinistra. Il percorso conduce direttamente al tempio dopo 6 km.

Il modo migliore per arrivarci è noleggiare i servizi di una barca dal porto di Amphawa. Cullato dolcemente sull’acqua, il visitatore farà il giro dei templi buddisti nella regione. Il punto di partenza della crociera è il mercato galleggiante di Amphawa.

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