Festival di Phi Khon Nam - Nomadays

Thailandia

Festival di Phi Khon Nam

Comune ai laotiani e agli abitanti dell'Isan, la festa di Phi Khon Nam, a volte chiamata festival dei fantasmi, attira migliaia di visitatori nel nord-ovest del Paese del Sorriso. Ecco di cosa si tratta.

I thailandesi sono considerati un popolo allegro e amante della vita, e non sono certo i viaggiatori in Isan a dire il contrario. In questa regione del Nord-Est, nel villaggio di Dan Sai per l’esattezza, un festival di tre giorni in onore del Buddha anima la folla tra marzo e luglio. Gli abitanti indossano costumi dai colori vivaci e si travestono da fantasmi. In questa occasione, i morti si uniscono ai vivi per commemorare il ritorno del principe Siddhârta dopo un lungo viaggio. Danze, rituali animisti, parate di maschere, raccoglimento spirituale… Il festival di Phi Khon Nam è un evento da non perdere per vivere un’esperienza autentica nella Thailandia del Nord.

Quando e dove si svolge il festival di Phi Khon Nam?

Il festival di Phi Khon Nam si tiene una volta all’anno a Dan Sai, un piccolo villaggio collinare situato nella provincia di Lan Soei, nella regione dell’Issan, al confine con il Laos. La denominazione del festival è leggermente errata. Il Phi Khon Nam o “festival dei fantasmi” è solo la danza frenetica che inaugura la festa. L’evento nel suo insieme si chiama Boun Bhavet. Si svolge su tre giorni. La data di inizio del festival è fissata dal calendario lunare. Generalmente, cade tra marzo e luglio.

Credenze e leggende che stanno all’origine del festival

Come tutti gli altri festival in Thailandia, il festival di Phi Khon Nam affonda le sue radici nei racconti buddisti. Ricorda un episodio della vita terrena di Buddha -all’epoca noto come il principe Vessantara Jataka- quando lasciò il regno di suo padre per un lungo viaggio. Jataka era l’incarnazione stessa della benevolenza, e i villaggi lo adoravano profondamente. Grande fu lo stupore di questi ultimi quando il principe, dato per morto, tornò dall’esilio! Si cantò, si ballò, e l’agitazione fu così violenta che risvegliò i morti dalle loro tombe.

Il Phi Khon Nam era inizialmente una celebrazione rituale in onore di Buddha, dove i morti si mescolavano ai vivi in una danza fraterna. In seguito, l’evento si è arricchito di elementi sincretici, con influssi delle tradizioni animiste proprie della regione di Loei. A dimostrazione di ciò, vi è l’invocazione degli spiriti della pioggia o del raccolto 

Momenti salienti del festival

Gli amanti della cultura e dell’autenticità non si perderebbero mai questo festival dei fantasmi durante un circuito nel cuore dell’Issan. L’evento si svolge su tre giorni.

Giorno 1: Il festival dei fantasmi (Wan Ruam)

È il giorno più importante del festival. I fantasmi danzanti arrivano nel villaggio, indossando pantaloni larghi e camicie dai colori vivaci. Le maschere sono arricchite con motivi caricaturali: gli occhi sono sporgenti, il naso pende sotto la bocca e corna di bufalo sono fissate sulla testa. Se la danza è un omaggio a Buddha, serve anche a invocare lo spirito di Phra Pa Khut, un antico monaco buddista considerato santo. Secondo le superstizioni locali, egli protegge il fiume Mun e la sua benedizione è garanzia di buoni raccolti.

La danza prosegue con una processione solenne fino al Wat Chai Phon, il santuario principale del villaggio.

Giorno 2: Concorso di razzi (Rocket festival)

Fin dall’inizio della giornata, i partecipanti sfilano con maschere tra le più bizzarre. I costumi sono realizzati con materiali locali: palle di riso appiccicoso cotto a vapore, foglie di palma, legno lavorato, ecc. Per entusiasmare gli spettatori, si attaccano alla cintura campanelli sonori ed espongono falli di legno. Questi simboli sessuali sono associati all’abbondanza e alla fertilità.
Una musica popolare accompagna la sfilata. Poi arriva il lancio dei razzi per attirare il favore delle divinità della natura. L’obiettivo è far cadere le piogge nella prossima stagione agricola.

Giorno 3: Riunione sacra al Wat Chai Phon

L’ultimo giorno del festival assume un tono più solenne. I fedeli si radunano al tempio del villaggio per pregare e ascoltare le prediche dei monaci buddisti.

Informazioni pratiche

Come arrivarci?

Il trasporto aereo non è il più comodo per raggiungere Dan Sai. L’aeroporto di Phitsanulok, che serve la provincia di Lan Soei, si trova a due ore di auto dal villaggio e ha pochi voli a settimana. L’aeroporto di Udon Thani, invece, dista tre ore di macchina. È meglio optare per il trasporto terrestre. Servizi di autobus partono quotidianamente per Dan Sai dalle stazioni di Phitsanulok e Loei.

  • Da Phitsanulok

Dan Sai si trova a 144 km a nord-est di Phitsanulok. Gli autobus per Dan Sai operano tra le 12 e le 16. Ci sono due partenze al giorno.

  • Da Loei

Dan Sai è a soli 89,4 km da Loei. Non c’è un autobus diretto che collega il villaggio alla capitale provinciale, ma gli autobus fanno fermate a Dan Sai tre o quattro volte al giorno. Il viaggio dura circa un’ora e mezza.

Precauzioni

Anche se il festival di Phi Nom Khan non gode della stessa popolarità degli altri festival thailandesi, attira molti thailandesi. È consigliabile prenotare l’alloggio in anticipo.

Se viaggiate verso Lan Soei tra marzo e luglio, aspettatevi un caldo insopportabile. A volte il termometro raggiunge i 35°C. Non dimenticate di portare con voi abiti impermeabili se viaggiate a metà aprile o nei mesi successivi.

Cosa vedere e fare nei pressi di Dan Sai?

Il soggiorno a Dan Sai invita anche a una piacevole passeggiata a tema enologico. Il villaggio è noto per la produzione di vini. Passeggiate tra i vigneti, scoperta del processo di fermentazione e degustazione dei vini locali… Molte sono le attività che potrete svolgere durante i tre giorni del festival!

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